Dalla parte di Margherita

 

(Ispirato a una storia vera)

Correva l’anno 1960 e Margherita si trovava in una fase difficile della sua vita. La morte del padre l’aveva profondamente addolorata. Cercava in sé stessa di ritrovare la tranquillità, smaniosa di un po’ di pace come dell’aria stessa. Assieme alla serenità aveva smarrito il sonno. Trascorreva le ore della notte con gli sgranati a fissare il buio della stanza, coi sensi allertati a ogni benché minimo rumore. Le vennero prescritti dei sedativi per aiutarla a dormire. Fu in quei giorni bui che scrisse un toccante tributo al suo defunto padre:- “Era una persona meravigliosa, il cuore e il centro della nostra famiglia felice“. Finì per aggrapparsi alla fede trovando conforto nel credo cristiano profondamente radicata in lei per cultura familiare. La sua fede le diede la forza di andare avanti e affrontare con forza d’animo maggiore le avversità. Lasciò il Palazzo Controtendenza assieme alla madre per trasferirsi a Casa Chiaracampo, alla ricerca di un nuovo inizio di cui sentiva l’assoluta necessità. Non tutto nella sua vita si rivelò tranquillo a partire da quel momento, soprattutto perché a un certo punto sua sorella decise di rientrare al Controtendenza con la sua famiglia.

Le dinamiche familiari si andavano trasformando in fretta, e Margherita sentiva l’esigenza di trovare la propria strada. Nel frattempo, dopo la morte del re, Pietro Della Torre era stato nominato revisore dei conti della regina madre. Era un uomo affascinante e rispettato, e ben presto qualcosa di più della stima si era andata creando tra lui e Margherita. Nel 1953, dopo aver divorziato dalla sua prima moglie, Pietro si propose a Margherita. Tuttavia, troppe complicazioni sembravano frapporsi fra lei e la sua felicità. Emersero molte complicazioni, e tutte dovevano essere affrontate.

Il consenso della regina era stato richiesto ma la Chiesa rifiutava di ammettere un nuovo matrimonio per i divorziati. La regina Maria era appena morta, la nuova regina stava per essere incoronata quando Margherita e Pietro, che avevano programmato una lunga visita al Palazzo Reale vi si recarono in permanenza per sei lunghissimi mesi.

La nuova regina rispose alla richiesta di Margherita affermando che, date le circostanze, non era irragionevole chiederle di aspettare ancora un anno almeno:- Ne sono addolorata, puoi credermi, ma sembra che ci siano molte complicazioni nel vostro cammino verso la felicità.

Consigliata dal suo segretario privato di inviare Pietro all’estero, per le simpatie che nutriva verso la giovane Margherita la regina rifiutò e lo trasferì dalla famiglia della regina madre alla sua propria. La situazione si fece difficile per Margherita ora si trovava divisa tra l’amore per Pietro e il dovere verso la famiglia reale.

L’unica amica e confidente che le era rimasta a Palazzo si sforzava di capire il suo turbamento. Passavano del tempo a chiacchierare passeggiando nei viali del meraviglioso giardino.

A volte capitava che si lasciasse sfuggire una lacrima ma taceva per decoro il suo tormento. Margherita:- Non tutto nella mia vita si è rivelato tranquillo a partire dalla morte di mio padre, soprattutto perché a un certo punto mia sorella ha deciso di rientrare al Controtendenza.

Violetta:- Certo, ma vedi, sono cose che succedono. Le dinamiche familiari si stanno trasformando rapidamente, eh? Devi trovare la tua strada, Margherita.

Margherita:- Esattamente, lo sento sì, sento la necessità di trovare finalmente la mia strada.

Violetta:- Ah, Pietro, che uomo! Affascinante e rispettato. Cosa c’è tra te e lui?

Margherita:- Beh, qualcosa di più della stima si è andato creando tra noi. Dopo aver divorziato dalla sua prima moglie, Pietro si è persino proposto a me già nel ‘53 - le sfuggì un risolino trattenuto.

Violetta:- Wow, che notizia meravigliosa!

Margherita:- Sì, purtroppo ci sono molte complicazioni da affrontare. Abbiamo richiesto il consenso della regina, ma la Chiesa rifiuta di ammettere a un nuovo matrimonio i divorziati. Pietro non può permettersi, per questo, di perdere l’incarico di revisore dei conti col passaggio della corona.

Violetta:- Oh, capisco. La regina madre però è appena morta, e la regina sta per essere incoronata. Che differenza potrebbe fare per lei, non lo capisco. Ha il potere di decidere, per quel che ne so. Che cosa ha detto a questo riguardo, verrà incontro alla tua richiesta?

Margherita:- Ha risposto che, date le circostanze, non è irragionevole aspettare ancora almeno un anno. Sospetto voglia separarmi da lui – scoppiò in lacrime.

Violetta:- Comprendo la tua situazione difficile. Devi bilanciare il tuo amore per Pietro, però, non puoi venire meno ai tuoi doveri verso la famiglia reale. Lo capisci, vero?

Margherita:- Esattamente, è perciò che mi sento divisa fra due sentimenti contrastanti e non so come gestire tutto questo. Spero che le cose si risolvano in qualche modo.

Le complicazioni si susseguirono e continuarono ad accumularsi. Il Consiglio dei Ministri rifiutò di approvare il matrimonio tra Pietro e Margherita, sostenendo che fosse “impensabile“ e “contrario alle tradizioni reali e cristiane“. Anche i primi ministri dei Dominion si opposero al matrimonio, e il Parlamento non avrebbe approvato una unione non riconosciuta dalla Chiesa a meno che Margherita non avesse rinunciasse ai suoi diritti al trono. Questo, però, sarebbe stato possibile solo al suo venticinquesimo compleanno. Il primo ministro organizzò un trasferimento in piena regola per Pietro. Come addetto aeronautico di una ambasciata estera. Nel frattempo, i giornali popolari organizzavano sondaggi che sembravano dimostrare che il pubblico sosteneva la scelta personale di Margherita, nonostante la dottrina ostile della Chiesa e l’opinione del governo.

La situazione divenne molto delicata, con la principessa Margherita divisa tra l’amore che provava per Pietro e i doveri che la sua posizione di principessa reale le imponeva. Seduta nella sontuosa sala da tè, Margherita si trovò in cordiale confidenza con la sua più cara amica. L’abito sofisticato dal taglio impeccabile trasmette attorno l’immagine dello stile sobrio che la caratterizza. Le sue mani delicate stringono la tazza di porcellana bianca decorata con motivo floreale. Emana un’eleganza senza pari a corte, mentre si confida con l’amica alla solita ora del tè, mostrandosi appena lievemente sconvolta. Margherita:- Le speculazioni su questa storia continuano già da due anni, e alla fine gli uomini di Chiesa si sono espressi dicendo che potrei ricevere la comunione anche se sposata con un uomo divorziato. È un piccolo spiraglio di speranza.

Violetta la osservò inquieta:- Oh, finalmente un po’ di luce in mezzo a tanta incertezza! Ma nel frattempo, dei documenti sono stati pubblicati dagli archivi nazionali, giusto?

Margherita:- Sì, esattamente. Quei documenti hanno rivelato che la regina e il nuovo primo ministro avevano elaborato un piano fin dal 1955. Il fatto è rimasto segreto e solo adesso è venuto alla luce.

Violetta:- E cosa diceva questo piano?

Margherita:- Secondo quel piano, avrei potuto sposare Della Torre, ma a condizione di essere rimossa dalla linea di successione insieme ai nostri discendenti.

Violetta:- Quindi avresti dovuto rinunciare ai tuoi diritti di successione?

Margherita:- Esatto, avrei dovuto rinunciare. Ma in cambio, mi sarebbe stato concesso di mantenere il mio titolo regale, la mia indennità dalla lista civile e di rimanere nel paese per continuare a svolgere i miei doveri pubblici.

Violetta:- È una decisione difficile da prendere. Devi ponderare attentamente tutti i pro e i contro.

Margherita:- Sì, è una decisione che potrebbe influenzare il resto della mia vita. Devo pensare a cosa è più importante per me, la mia felicità personale o i doveri che ho nei confronti della corona.

La principessa Margherita, con la sua grazia regale e il portamento impeccabile, sorseggiò il tè con eleganza e raffinatezza. Violetta la osservò: i lunghi capelli biondi ricadevano delicatamente sulle spalle, mentre gli occhi azzurri scintillano un’aura tutta dolcezza e intelligenza.

Violetta:- Sarà una scelta difficile, Margherita. Spero che tu possa trovare la risposta giusta per te e che alla fine tu possa trovare la felicità che meriti.

Margherita:- Grazie, Violetta mia. Spero anche io di trovare una soluzione che mi permetta di seguire il mio cuore senza tradire le mie responsabilità.

Mentre il vapore del tè si sollevava in piccole nuvole profumate, Margherita e la sua amica si scambiarono sguardi compiaciuti e condivisero intime confidenze. Il loro dialogo si trasformò presto in una sinfonia di risate raffinate e conversazioni appassionate. Il suono dei loro sorrisi si mescolava al tintinnio delle tazze e al fruscio dei tessuti pregiati.

Più tardi Paradisi riassunse l’atteggiamento della regina in una lettera al primo ministro del Consiglio per spiegare che “Sua Maestà non vorrebbe essere di ostacolo alla felicità di sua sorella“.

Lui stesso, essendo divorziato, si mostrò ottimista riguardo all’idea e sostenne che l’esclusione dalla successione non avrebbe comportato ulteriori cambiamenti nella posizione di Margherita come membro della famiglia reale. Intanto, le serene passeggiate con l’amica erano di grande conforto per la principessa che sentiva il bisogno di distrarsi e scacciare una certa sensazione di abbattimento.

Svelò appieno i suoi pensieri segreti solo qualche giorno più tardi, dopo averci riflettuto a lungo.

Margherita:- Fra tre giorni, al prossimo incontro con mia sorella, rilascerò una dichiarazione sorprendente e annuncerò pubblicamente di non voler più sposare il capitano Pietro Della Torre.

Violetta:- Oh, Margherita, questa è una decisione importante. Cosa ti ha spinto a fare questa scelta?

Margherita:- Ho preso questa decisione perché sono consapevole degli insegnamenti della Chiesa sul matrimonio indissolubile. Non sono d’accordo ma non si può fare altrimenti. In fondo è stato lui, Pietro, a sposarsi in Chiesa, accettando così la regola. Avrebbe dovuto sapere che non può essere infranta. Inoltre, sento il peso del dovere verso il Consiglio dei ministri. Non posso ignorarlo.

Violetta:- Comprendo le tue ragioni, Margherita. Ma è una scelta difficile da fare. La regola, sì, capisco. Hai preso in considerazione anche i tuoi sentimenti per Pietro e i suoi nei tuoi confronti?

Margherita tentennò senza rispondere. Mille dubbi le affollavano le mente. Mentre la conversazione proseguiva, Margherita si dimostrò un’ascoltatrice attenta e miserevole, offrendo il suo supporto e l’incoraggiamento. La sua presenza era una fonte di conforto per chiunque, soprattutto per la sua cara amica, e la loro connessione si approfondiva ulteriormente grazie a quello scambio di confidenze. Poi però ritornò sull’argomento che più le stava a cuore:- La mia fede comincia ad incrinarsi. Ho trascorso una notte agitata. Ho anche fatto uno stano sogno, così vivido. Non so più che pensare. Ho sognato la mia cara nonna. Mi ha consigliato di rinunciare al matrimonio e accettare il verdetto del Consiglio dei ministri per ragioni di Stato.

Violetta:- Oh, un sogno così significativo potrebbe essere un segno. Cosa intendi fare?

Margherita:- Non è saggio negare l’autorità della Chiesa in materia di indissolubilità del vincolo matrimoniale, almeno non adesso, è affar loro. Se uno non ci sta, sposasse altrove. La decisione del Consiglio dei ministri è un compromesso che devo accettare, perché la rottura sarebbe inevitabile.

Margherita dimostrava una rara combinazione di grazia e calore umano, la sua personalità radiosa e affabile risplendeva nel suo sorriso gentile. Le sue parole erano sempre sagge e ricche di esperienza, ma allo stesso tempo riuscivano a creare un’atmosfera di intimità e fiducia. L’amica si sentiva privilegiata nel condividere questi momenti unici con lei.

Violetta:- Capisco che sia una scelta difficile, Margherita. Ma se credi che sia ciò che devi fare per mantenere l’armonia tra la Chiesa e il governo, allora è una decisione saggia.

Margherita:- Sì, è una decisione che devo prendere per il bene comune. Non posso permettere che la mia situazione personale metta in pericolo la stabilità e la credibilità delle istituzioni.

Violetta:- È un atto di sacrificio e responsabilità. Sono sicura che tua nonna sarebbe orgogliosa di te per aver preso questa determinazione difficile.

Margherita:- Assolutamente. Nonostante tutto, riconosco il sostegno e la devozione di Pietro. Ma in questo momento, devo seguire ciò che sento sia giusto per me e per tutti.

Violetta:- È un peccato che la vostra storia d’amore si sia conclusa in questo modo. Entrambi continuerete le vostre vite separatamente, ma Margherita, sei una figura di spicco all’interno della famiglia reale e sei ancora tanto giovane.

Margherita:- Sì, continuerò ad affrontare sfide e difficoltà nel corso degli anni. La mia decisione di rinunciare a un matrimonio contro la volontà della Chiesa e del governo dimostra la mia fedeltà alle mie convinzioni personali e il mio impegno verso il mio ruolo di principessa, però mi pesa.

Violetta:- Ammiro la tua forza e la tua integrità, Margherita. Sono certa che il futuro riserverà grandi cose per te, senza ulteriori vincoli dopo queste difficoltà.

Margherita:- Grazie, Violetta mia. Apprezzo il tuo sostegno. Cercherò di fare del mio meglio per continuare a servire la mia famiglia e il mio paese nel modo migliore possibile.

La principessa incarnava l’eleganza, la gentilezza e la generosità. Mentre sorseggiava il suo tè l’atmosfera intima e confidenziale si intrecciava con la sua bellezza regale, creando l’immagine indimenticabile di una donna che univa la nobiltà di spirito all’affetto e all’empatia verso coloro che le erano vicini. Violetta la osservò in silenzio senza aggiungere nulla per lasciare che si sfogasse.

Margherita:- Spero di aver preso la decisione giusta. Non sarà facile, ma sono pronta ad affrontare le conseguenze e a continuare a svolgere il mio ruolo di principessa nel modo migliore possibile.

Violetta:- Ti sosterrò in ogni modo, Margherita. Sarò sempre dalla tua parte, credimi pure. Se hai bisogno di qualcuno con cui parlare o di un supporto morale, sarò qui per te. Mi troverai sempre.

Margherita:- Grazie, Violetta mia. Il tuo sostegno significa molto per me. Affronterò questa sfida con coraggio e spero di trovare la pace interiore che sto cercando.

La principessa si ritirò a Chiaracampo dove condusse una vita tranquilla per il resto dei suoi giorni. Stanti le difficoltà e le scelte che aveva dovuto affrontare, rimase un membro amato e rispettato della famiglia reale, mantenendo la sua dignità con grazia nel perseguire i suoi doveri pubblici.


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